In precedenza vi ho dato alcuni suggerimenti e delucidazioni su “Come scrivere un CV” e “Come prepararsi al colloquio”. A questo punto è utile avere anche informazioni riguardanti lo svolgimento del colloquio di lavoro.
Quando si arriva al momento del colloquio, solitamente le aspettative sono al massimo e spesso il tutto si può giocare in pochi minuti. Ragion per cui ritengo fondamentale illustrarvi come padroneggiare al meglio questa fase.
Sinteticamente possiamo dividere il colloquio in quattro fasi determinanti:
- PRESENTAZIONE
Molti sono giustamente convinti che la prima impressione sia determinante durante il colloquio. Ovviamente questo aspetto non è l’unica cosa che conta ma è fuori dubbio che presentarsi nel migliore dei modi davanti al selezionatore giochi un ruolo primario nella buona riuscita di questa fase. Porsi in maniera cordiale, una stretta di mano decisa, sicurezza durante il dialogo, sono tutti indicatori che il recruiter riceverà in maniera positiva. Sentirsi a proprio agio già in fase colloquio, da una buona probabilità di far pensare a chi vi sta “intervistando” che l’offerta per la quale vi siete candidati sia il lavoro giusto per voi.
- IL COLLOQUIO VERO EPROPRIO
In un secondo momento il recruiter vi spiegherà in cosa consiste la proposta per la quale vi siete candidati e, molto probabilmente, vi porrà alcune domande. A questo punto bisogna aver chiaro in mente cosa NON bisogna dire e, nel momento in cui vi verrà chiesto di parlare di voi, è consigliabile prepararsi per tempo una risposta chiara ed esaustiva da dare, lavorando bene su quelli che sono i vostri punti di forza e le vostre debolezze. È sconsigliato, quindi, procedere improvvisando in questa situazione, in quanto potrebbe uscir fuori un risultato controproducente.
- DOMANDE DA PARTE VOSTRA
Successivamente a quanto appena visto, c’è da aspettarsi una fase del colloquio in cui il selezionatore lascerà spazio alle vostre domane, curiosità o interesse per l’azienda alla quale avete presentato la vostra candidatura. Considerate che le domande che porrete in questo momento saranno un’occasione preziosa sia
per comprendere bene in cosa consisterà il lavoro, sia per avere un’idea più precisa relativamente alla cultura dell’azienda in questione.
- FASE FINALE E DOMANDEMOTIVAZIONALI
Arrivati a questo punto, spesso i candidati si sentono porre la seguente domanda: “perché dovremmo assumere proprio lei?”. Alla quale solitamente segue: “dove si vede tra 5 anni?”.
Queste domande sono un modo per intuire le reali motivazioni del candidato per la posizione in questione e per capire quale sia la sua intenzione a crescere all’interno della realtà aziendale.
Ovviamente a queste domande non esiste una risposta universale in quanto quest’ultime varieranno a seconda del soggetto e del contesto di riferimento. Però, ciò che possiamo dire con fermezza è che la strategia migliore per rispondere e dare una spiegazione soddisfacente al perché “dovreste essere voi il candidato giusto” consiste nell’adottare un approccio preciso che metta in risalto le vostre potenzialità, sottolineando i miglioramenti che potreste apportare all’azienda.
Concludendo, la consapevolezza di ciò che andremo ad affrontare, dei nostri punti di forza, della chiarezza negli obiettivi e delle giuste risposte a precise domande, sono alcuni ingredienti sui quali lavorare per un approccio positivo a questa fase importante per la ricerca di lavoro!